Il 21 aprile fa segnare la prima sconfitta elettorale di Berlusconi alle Politiche: vince la coalizione di centrosinistra dell’Ulivo guidata da Romano Prodi, che sarà anche il premier del nuovo governo (non per molto…). Ma il 1996 è un anno di elezioni ben più importanti rispetto a quelle italiane: a giugno in Russia si tengono le prime elezioni per eleggere il Presidente della Repubblica, che vedono l’affermazione di Boris Eltsin, mentre in novembre Bill Clinton è riletto Presidente degli Stati Uniti per il secondo ed ultimo mandato.
Anche l’ONU cambia segretario generale: è il Ganese Kofi Annan, futuro Nobel per la pace. Di pace, nel mondo, continua a non essercene molta, anche se la fase più calda dei conflitti nella ex Jugoslavia si è ormai conclusa e il 3 marzo, a Sharm el-Sheikh, Israele e OLP firmano un accordo nel quale, oltre al riconoscimento dello stato d’Israele, si afferma pure il diritto all’esistenza di uno stato palestinese indipendente; in realtà neppure quest’iniziativa risolverà granché.
Le nuove terapie anti AIDS, al contrario, dimostrano di funzionare piuttosto bene, e il 1996 è il primo anno che segna un decremento dei decessi dall’inizio dell’epidemia. Molto scalpore suscita la notizia della nascita della pecora Dolly, il primo mammifero clonato; quasi sotto silenzio, invece, passa la Strage di Natale, ecatombe navale mediterranea in cui annegano 283 persone, tutti clandestini e per lo più pakistani; accade al largo delle coste dello stivale.
Intanto l’Italia della canzonetta incorona il nuovo re e la nuova regina di Sanremo: si tratta della coppia formata da Ron e Tosca, che vince la kermesse rivierasca con il brano “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Sono però gli Elio e le Storie Tese la novità del Festival; la loro canzone “La terra dei cachi” arriva seconda e, per la prima volta, impone la band milanese all’attenzione del grande pubblico.
Il pop tricolore manda a segno gli incredibili successi di Eros Ramazzotti e Laura Pausini, i cui rispettivi album “Dove c’è musica” e “Le cose che vivi” ottengono grande riscontro anche all’estero. Da segnalare anche “La fabbrica di plastica”, il lavoro più duro e controverso di Gianluca Grignani, e “Il ballo di San Vito”, opera con cui Vinicio Capossela si consacra fra i grandi cantautori.
La scena pop internazionale, al di fuori di quella hip hop, è ormai dominata dalle boy band, e se il 13 febbraio si sciolgono i Take That il filone aureo della teen music viene immediatamente riportato in vetta alle chart di tutto il mondo con il debutto delle Spice Girls, inglesi come i loro colleghi di sesso maschile.
Il mondo del rock vive la fase post grunge, e il vuoto che sta ormai lasciando il Seattle sound inizia ad essere riempito da nuovi suoni. Il nu metal è in rampa di lancio, anche se band come Korn e Deftones dovranno aspettare ancora qualche mese prima di esplodere del tutto.
Chi invece s’impone definitivamente nel corso del ’96 è Marilyn Manson, che con “Antichrist Superstar” fonde industrial metal e shock rock ricevendo un enorme ritorno d’immagine e di scandalo. Il panorama della musica dura è comunque sempre più frastagliato e suddiviso in nicchie.
Va forte il death metal melodico svedese, ma anche il black sinfonico; i Sepultura con “Roots” si convertono definitivamente ai suoni tribali, prima che l’abbandono di Max Cavalera segni la fine della loro fase più interessante; i Neurosis pubblicano “Through Silver In Blood”, fra i dischi più intensi e spaventosi di sempre; i Metallica svoltano in senso hard rock con l’ultra controverso “Load”; i Tool si consacrano con il cerebrale e progressivo “Aenima”; la Jon Spencer Blues Explosion è solo la punta dell’iceberg del revival garage – blues – punk; “The Politics Of Ecstasy” dei Nevermore dimostra che è ancora possibile suonare thrash metal e heavy classico risultando perfettamente attuali e fortemente coinvolgenti.
Da segnalare anche la vispa scena elettronica, che si prepara all’esplosione dell’anno successivo, e il post rock che si fa sempre più post con il secondo album dei Tortoise.
Per quanto concerne il versante hip hop, Tupac viene assassinato il 7 settembre 1996. Nonostante siano ancora ignote le cause dell’omicidio, le prime accuse ricadono sulla costa orientale e in particolare su Notorious BIG (con cui il rapper californiano aveva intrapreso una vera e propria battaglia a colpi di dissing) e il suo amico Puff Daddy.
La morte di Shakur giunge in un anno particolarmente ricco per il genere, a partire dalla pubblicazione dei suoi due album: “All Eyez on Me”, una bomba discografica capace di conquistare 5 dischi di platino in due mesi, e “The Don Killuminati: The 7 Day Theory”, il primo lavoro postumo.
Si registra anche l’esordio “mafioso” di Jay-Z, il successo dilagante dei Fugees con “The Score” e il ritorno di Nas (insieme al suo alter ego Escobar) in “It Was Written”.
Anche per l’Italia è un anno bollente. Infinite le produzioni (da Kaos One agli Articolo 31, passando per “Neffa & i Messaggeri della Dopa” e i Sottotono autori di “Sotto Effetto Stono”) e importanti gli esordi (oltre ai Colle Der Fomento si affacciano Bassi Maestro con il suo “Contro gli Estimatori” e gli Uomini di Mare con un giovanissimo Fabri Fibra).