Nel loro secondo disco i Wire introducono il sintetizzatore e si distaccano notevolmente dal puro punk. Di quest’ultimo rimangono echi qua e là, specie quando la velocità si fa elevata, ma a prevalere su tutto è la gelida fusione fra musica elettronica, minimalismo e sperimentazioni assortite che esaltano il clima di spoglia alienazione post – industriale in cui è immerso “Chairs Missing“. La scansione implacabile e ripetitiva di “Heartbeat”, il passo anchilosato di “Practice Makes Perfect” e gli schizzi free – rock di “I Feel Mysterious Today” mostrano fieri il nuovo volto del quartetto inglese, destinato ad approfondire la nuova formula nell’album successivo. Fra i tasselli fondamentali del post – punk.
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