Tricky – Maxinquaye

E’ un mondo sotterraneo, oscuro e inquietante quello che viene tratteggiato dalle note di “Maxinquaye“, album di debutto del produttore e musicista inglese Tricky. Già nel Wild Bunch e presente in un altro esordio importante, “Blue Lines” dei Massive Attack, in questo disco Adrian Nicholas Matthews Thaws (vero nome dell’artista) porta alle estreme conseguenze un certo modo d’intendere il trip hop, enfatizzandone le componenti più scure e subliminali, rallentando sino alla narcolessia le basi dub, soul, reggae, funk e rock (fra i campionamenti sono presenti pure gli Smashing Pumpkins), legando poi il tutto con vocals più sussurrate che cantate (aiutato in questo anche dalla sua ragazza d’allora, Martina Topley-Bird). Il New Musical Express elegge “Maxinquaye” album dell’anno, e fra le scelte possibili non sfigura affatto. Non ci sarà più nessun altro in grado di interpretare il trip hop con la stessa tensione emotiva, neppure lo stesso Tricky.

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