Nel rigogliosissimo panorama southern rock a stelle e strisce dei Seventies, gli Outlaws s’impongono sin dal disco d’esordio con una miscela sonora di grande originalità. Nonostante la loro provenienza li dica di Tampa, Florida, profondo sud est degli States, nelle loro canzoni Hughie Thomasson e compagni si dilettano con melodie vocali alla Eagles, la band simbolo del suono West Coast coevo, arricchendo le proprie radici country rock grazie a questa particolarità: si sentano, per farsi un’idea del loro stile, brani quali “There Goes Another Love Song” e “Song In The Breeze”. Ma gli Outlaws non hanno paura di confrontarsi anche con influenze più dure e maggiormente legate al retroterra sudista: sono infatti i Lynyrd Skynyrd gli altri mentori dei Nostri (con i quali condividono anche la formazione a tre chitarre); ispirazione che si palesa nei riff di “Song For You”, “It Follows From Your Heart” e soprattutto negli incandescenti duelli delle sei corde che innalzano la conclusiva “Green Grass & High Tide” al rango di classico assoluto della band, nonché unico pezzo in grado di avvicinarsi, per intensità e struttura, ad uno dei brani – simbolo degli Skynyrd, l’immortale “Free Bird”. Da segnalare anche il divertentissimo strumentale “Waterhole”, il cui retrogusto hillbilly e bluegrass vi farà pensare di essere a bordo del Generale Lee in una puntata di Hazzard. Semplicemente, un album stupendo.
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