The Fiery Furnaces – Blueberry Boat

Disco insuperabile, “Blueberry Boat“. E anche genuinamente inclassificabile, tanto che è facile smarrirsi irrimediabilmente durante il suo ascolto. Classificato dai più come indie rock, in realtà la seconda fatica del duo formato dai fratelli Eleanor e Matthew Friedberger attinge alla forma mentis dei grandi irregolari del rock sperimentale americano degli anni Sessanta e Settanta. Le forme aperte e la voglia di oltrepassare qualsiasi barriera indicano padri nobili quali Frank Zappa (il finale di “Quay Cur” richiama certe soluzioni presenti su “Absolutely Free“), Captain Beefheart e Red Crayola, il suono che scaturisce da tanta anarchia sonora suggerisce pure dei Residents che si fan beffe dei grandi complessi acid rock di San Francisco, Jefferson Airplane in primis. Ma non basta. Nell’ora e un quarto abbondante dell’album si ritrovano anche scorie di synth pop anni Ottanta, follie electro anni Novanta, e poi ancora il blues e il folk che s’accavallano su se stessi nel bel mezzo di un prog rock psichedelico parodiato alla grande (la title – track), organetti Sixties in collisione con chitarre slide, atmosfere alla primi Genesis mandate a gambe all’aria da richiami di tastierine giocattolo (“Mason City”)…troppi ingredienti per far di “Blueberry Boat” un’opera riuscita? Nient’affatto, se si possiede il talento dei fratelli di Oak Park, Illinois. Ascoltare per credere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *