Solefald – Norrøn Livskunst

Con 15 anni di attività alle spalle, è piuttosto naturale che anche i Solefald abbiano perso gran parte del loro potenziale eversivo, quindi non aspettatevi grosse novità stilistiche da questo disco. Perché non ce ne sono. Si tratta però del loro primo lavoro di sintesi, in cui il duo si sforza di fare il punto della situazione e di amalgamare in un’unica soluzione tre lustri di straordinaria creatività sonora. Il risultato è ottimo, a tratti esaltante. In “Norrøn Livskunst” convergono in insieme unitario la violenza parossistica di “The Linear Scaffold” (1997), gli spasmi schizofrenici di “Neonism” (1999), i sinfonismi acidi di “Pills Against The Ageless Ill” (2001), il bel suono tondo e barocco di “In Harmonia Universali” (2003) e, ovviamente, anche parte del solenne viking presente nel penultimo capitolo (considero “Red For Fire” e “Black For Death” come un’unica opera). Con “Norrøn Livskunst” Cornelius e Lazare sono tornati al massimo della loro forma. Spicca soprattutto l’abilità con la quale hanno saputo collegare in un insieme coerente episodi molto diversi fra loro, e l’accuratezza estrema che hanno ormai acquisito nell’alternare scream e voce pulita.

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