Scissor Sisters – Scissor Sisters

Se cercate su Wikipedia il significato del nome “Scissor Sisters“, capirete immediatamente perché l’esordio omonimo della band newyorkese sia stato citato da alcuni come uno dei più grandi “gay album” di tutti i tempi. E vi sarà subito chiaro perché la critica più gossippara si sia fiondata sulla nuova preda con mosse rapaci. Sgombriamo però subito il campo da dubbi: “Scissor Sisters” vale di per sé, al di là del chiacchiericcio dei tabloid di mezzo mondo. Si tratta di un divertente e colorato collage di generi, che sa citare il glam rock degli anni Settanta (“Laura”) senza per questo risultare troppo retrospettivo. Stupisce la cover electro disco di “Comfortably Numb” dei Pink Floyd, non tanto per la rilettura dissacrante, quanto piuttosto perché si fa apprezzare. Piacciono le infiltrazioni electroclash in un amalgama sonoro che è, in realtà, segnato in lungo e in largo da un ottimo pop/rock dalla grande orecchiabilità. A dispetto della provenienza statunitense, gli Scissor Sisters sfonderanno soprattutto nel Regno Unito, dove raggiungeranno una popolarità clamorosa e venderanno più dischi rispetto al resto del mondo messo assieme.

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