Laddio Bolocko – Strange Warmings Of Laddio Bolocko

Il quartetto newyorkese dei Laddio Bolocko, fondato dal batterista Blake Fleming (già Dazzling Killmen), è alfiere del math rock più selvaggio degli anni Novanta. Il debutto “Strange Warmings Of Laddio Bolocko” rimane il capolavoro insuperato della formazione. Suona come un incrocio fra Don Caballero, Blind Idiot God e una feroce noise rock band della Grande Mela. Non mancano neppure riferimenti al free jazz più ulceroso, grazie ai fiati di Marcus DeGrazia. I 6 brani che compongono l’album mostrano strutture granitiche, le quali però spesso e volentieri deragliano nel rumore più scomposto e assordante (“Nurser” e “Dangler” gli esempi più calzanti). Eppure i Laddio Bolocko sanno anche essere, a modo loro, molto sottili e raffinati: l’apripista “Goat Lips” potrebbe esser stata composta da Frank Zappa (cfr. la sua “Willie The Pimp”), anche se l’interpretazione fa pensare a musicisti mozzati della testa che suonano tramite spasmi involontari. Chiude il disco la sterminata “Y Toros”, math minimalista per suoni degradati di cornamusa, rimbombi di batteria, voci bisbigliate e rumori assortiti. Nel suo piccolo, una pietra miliare.

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