Henry Cow – In Praise Of Learning

Spesso accomunati alla Scuola di Canterbury, movimento in cui si posizionano alcuni gruppi inglesi a cavallo fra progressive rock, jazz e sperimentazione (Soft Machine e Caravan i più noti), in realtà gli Henry Cow sono stati un collettivo di rock d’avanguardia fra i più radicali degli anni Settanta, ostinatamente anti commerciali e interessati alle divagazioni più eterodosse dello spettro sonoro, dal free jazz alla classica contemporanea passando per l’improvvisazione totale (cfr. il loro album “Unrest” del 1974). “In Praise Of Learning” non è solo il 33 giri più politicamente militante della loro storia, è anche quello in cui meglio si amalgamano gli innumerevoli stili che da sempre hanno covato sotto la brace nei dischi precedenti; un risultato raggiunto grazie anche all’aiuto degli Slapp Happy, trio avant – rock anglo tedesco che si fonde agli Henry Cow a partire dal precedente “Desperate Straights”, pubblicato anch’esso nel 1975, e che porta in dote la veemente voce della cantante Dagmar Krause. Fra estese elucubrazioni strumentali, violenti attacchi anticapitalisti supportati dall’ugola della Krause, frammenti di jazz, rock e classica collegati da sviluppi tematici che seguono un andamento oscillante fra Frank Zappa, Soft Machine e Hatfield & The North, gli Henry Cow compongono uno dei lavori più stimolanti dell’intera decade.

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