Le leggende vogliono che il singer John Cyriis si inalasse l’elio a sbrego per risultare il più stridulo possibile nei suoi acutazzi marchio di fabbrica. Balle o meno gli Agent Steel sono stati tra le band speed metal più amate di quell’epoca, autori di due dischi fondamentali per lo sviluppo del power europeo e per far capire cosa volesse dire suonare veloce a migliaia di persone. Il substrato è certamente thrash metal, con la giusta dose di power US nei mid tempo e con un retrogusto di classic e New Wave of British Heavy Metal irresistibile. I corettoni che riecheggiano in “Agents Of Steel” e l’incedere clamoroso di “Evil Eye/Evil Minds” sono solo alcuni dei momenti topici della release. Il successivo “Unstoppable Force” darà alla band, seppur per poco, la sensazione di poter aumentare il proprio seguito. Ma le cose andranno male, fino alla reunion di fine millennio che riporterà il gruppo a incidere dischi per un fedele ma limitato numero di appassionati.
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